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Destinatari o Infezione da SARS-CoV-2 Razionale e obiettivi
del Convegno Continua la sequenza degli eventi, interrotta dalla pandemia da
SARS-CoV-2 ma ripresa nel 2022, del programma scientificodidattico
denominato "Infectivology Today" o
"InfecTo", nato nel 2004 su iniziativa dell'U.O.C. di Malattie
Infettive dell'Azienda
Ospedaliera Universitaria di Salerno, che si sviluppa su incontri
biennali a valenza nazionale, denominati con
l'acronimo "InfecTo" (Infectivolgy Today), su argomenti che svariano
sulle principali malattie da agenti
infettanti, alternati ad incontri a valenza regionale, denominati
"Infettivologia in... pillole", con focus
su argomenti specifici riguardanti le Malattie Infettive di volta in
volta più rilevanti.
Nell'ottava edizione dell'InfecTo, l'attenzione dei lavori scientifici sarà rivolta in primis alla pandemia da SARS-CoV-2, che nel corso degli ultimi 3 anni è stata protagonista indiscussa del panorama delle malattie infettive: dopo oltre 800 milioni di casi e quasi 7 milioni di decessi, l'OMS ha recentemente proclamato la fine dell'emergenza sanitaria globale COVID-19; resta, tuttavia, il rischio di nuove varianti emergenti che possono causare altre ondate di casi e morti. Ritorna nella mente di tutti gli addetti ai lavori il richiamo dell'OMS: "La cosa peggiore che i paesi possano fare è abbassare la guardia, smantellare il sistema che hanno costruito e lanciare il messaggio che il COVID non è più qualcosa di cui preoccuparsi" (OMS). Ma l'incontro non potrà non affrontare altre problematiche infettivologiche quotidianamente protagoniste, nel bene e nel male. In primis, come sempre, le patologie batteriche, diventate nuovamente preminenti rispetto a quelle da virus, che avevano prevalso fino a qualche anno addietro, come confermato dai dati di una ripresa dei batteri insorgenti soprattutto dopo procedure strumentali o ricoveri ospedalieri o lungodegenze in strutture sanitarie, in particolare da agenti del gruppo "ESCAPE", ormai dominatrici incontrastate anche di problematiche di ordine medico-legale, alle quali sarà dato ampio risalto con relazioni multiple. Uno spazio sarà ritagliato per le nuove patologie immuno-infettivologiche a localizzazione neurologica e non saranno, poi, trascurati i nuovi temibili virus, verso i quali pochi sono ancora i mezzi per combatterli (Dengue, Zika, Ebola, Chikungunya, West-Nile, Nopah) ed uno sguardo volgerà verso il futuro cercando di scorgere i pericoli maggiori nascosti e in agguato dietro l'angolo. Nell'incontro di quest'anno, un ruolo rilevante avranno, come al solito, anche le malattie da HCV, HBV, HDV e HIV, verso le quali la ricerca ha compiuto negli ultimi anni progressi inimmaginabili che hanno consentito di raggiungere risultati insperati. Nell'ottava edizione dell'InfecTo un'ampia finestra sarà poi aperta sulle nuove armi terapeutiche messe a disposizione degli infettivologi, dopo un lungo periodo letargico della Ricerca antibatterica, e sarà imperniata sulle nuove molecole ad attività antibiotica, soprattutto quelle ad attività sui batteri gram negativi MDR e su altri patogeni che destano maggiori preoccupazioni nelle terapie intensive e nei percorsi post-operatori (cIAI, infezioni da "devices", infezioni in ambito ortopedico) o nelle lungodegenze e nelle residenze per anziani. Negli ultimi decenni il fenomeno delle infezioni correlate all'assistenza è diventato una questione prioritaria, grazie a numerosi fattori tra cui, oltre all'allungamento della vita, vanno prioritariamente ricordati la sempre maggiore complessità dei pazienti che richiedono un intervento sanitario, l'incremento delle esposizioni a fattori di rischio, in particolare l'uso sempre più esteso di protesi e di devices medicali, ed infine l'aumento delle resistenze dovuto all'uso spesso inappropriato degli antibiotici. Peraltro, recenti studi epidemiologici controllati hanno evidenziato che, direttamente correlata all'insorgenza delle infezioni, non è solo e non tanto la presenza del microrganismo nell'ambiente, quanto lamodalità con cui il microrganismo viene a contatto con un ospite suscettibile. In particolare, sembrano avere un ruolo determinante il tempo di esposizione ad una procedura a rischio, ad esempio per quanti giorni il paziente è portatore di CVC o di device, il grado di invasività della procedura e la mancata adozione delle misure di controllo generali. La maggior parte delle infezioni correlate all'assistenza, quindi, altro non è se non il risultato di inappropriata gestione della terapia antimicrobica. Infine, un ruolo non marginale avranno le vaccinazioni, partendo da quella anti-Covid ma abbracciando anche le numerose altre introdotte di recente (antipneumo, antimeningo, antierpes, antiHPV).
ECM
Relazioni Centro diapositive e video Badge Attestato di partecipazione Presidente onorario: Dr. Maurizio Mazzeo Presidente: Dr. Alfonso Masullo Coordinatore Scientifico U.O. C. Malattie Infettive ![]() |
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